Azioni per lo sviluppo di filiere delle rinnovabili tra cui la geotermia e l’eolico off-shore e misure per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione delle aziende gasivore ed energivore.
Sono alcuni dei contenuti della Legge 11 del 2 febbraio 2024 di conversione del Decreto Energia 181/2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7 febbraio scorso.
Le principali novità
Le principali novità del decreto riguardano quattro ambiti d'intervento:
• Sostegno alle imprese;
• Promozione e sviluppo delle energie rinnovabili;
• Sicurezza energetica e riduzione delle emissioni di carbonio;
• Misure per la ricostruzione.
Il provvedimento prevede un totale di 27,4 miliardi di euro destinati a queste iniziative, con un focus particolare sul supporto alle imprese.
In dettaglio, le imprese a forte consumo di energia elettrica (circa 3.800) vengono incentivate a installare impianti a fonti rinnovabili: il GSE potrà, per i primi tre anni, anticipare gli effetti della realizzazione di questi impianti, garantendo energia rinnovabile ad un prezzo in linea con i costi della tecnologia: l’energia anticipata potrà essere restituita nei successivi 20 anni.
Allo stesso modo, le aziende con elevato consumo di gas potranno beneficiare di tariffe agevolate per l'acquisto nazionale di gas.
La legge conferma anche il sostegno alle regioni che ospitano impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, tramite la creazione di un fondo per la decarbonizzazione e la promozione dello sviluppo sostenibile del territorio.
Altre novità includono semplificazioni nei procedimenti di valutazione ambientale, la promozione di investimenti in capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e il rifinanziamento del Fondo per il Clima.
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) procede alla formazione e alla tenuta di un registro delle tecnologie di moduli fotovoltaici, per realizzare una mappatura dei prodotti disponibili sul mercato secondo requisiti di carattere territoriale e qualitativo.
Infine, il decreto prevede una proroga dei termini per l'avvio e il completamento dei lavori nel settore edilizio, in considerazione delle difficoltà di approvvigionamento dei materiali e degli aumenti dei prezzi."
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