Sono in arrivo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2,7 miliardi di euro da destinare alla rigenerazione urbana delle città metropolitane. Sarà pubblicato a breve in gazzetta ufficiale, infatti, il decreto del Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021 contenente le modalità e termini per la presentazione dei Piani Integrati da parte delle città metropolitane.
Missione
I contributi arrivano direttamente dalla Missione 5, Componente 2, del PNRR che è finalizzata a sostenere interventi di rigenerazione urbana e rilancio economico delle città metropolitane, nonché per il miglioramento di aree degradate o abbandonate.
Fondi
È la misura dedicata per la rigenerazione urbana delle città metropolitane è di oltre 2,7 miliardi di euro. Nello specifico, le città metropolitane potranno presentare i propri piani urbani integrati - per interventi di rigenerazione – aventi un valore di almeno 50.000.000€.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di permettere alle città di intraprendere un processo di trasformazione verso un modello di città intelligente (smart city) e sostenibile, rigenerando le aree urbane degradate o vulnerabili, migliorando l’accessibilità, i servizi ed infrastrutture per i cittadini.
Per questo motivo i piani urbanistici di rigenerazione urbana partecipata presentati dalle città dovranno riguardare:
- la rifunzionalizzazione in chiave sostenibile e la manutenzione per il riuso, per fini di interesse pubblico, di aree pubbliche e edifici pubblici già esistenti
- riqualificazione e miglioramento del decoro urbano e del tessuto sociale-ambientale: riqualificazione o ristrutturazione di strutture di edilizia pubblica e sviluppo o rafforzamento di servizi sociali, culturali e di promozione dello sport
- progetti di smart cities con riguardo alla mobilità sostenibile ed efficientamento energetico volti a migliorare la qualità dell’ambiente e ad innovare le aree urbane attraverso tecnologie digitali e innovative a basso impatto ambientale
Requisiti del progetto:
- realizzazione su area urbana in cui l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (I.V.S.M) >99 o alle media dell’area territoriale
- livello progettuale maggiore o uguale allo studio di fattibilità economica o alla progettazione preliminare
- in caso di edifici da riutilizzare: innalzare di almeno 2 classi energetiche, assicurare la ristrutturazione e rifunzionalizzazione
- buon bilanciamento tra zone verdi e zone costruite
- promozione di servizi sociali e sanitari per l’inclusione sociale, sia nel lavoro che negli alloggi, anche attraverso nuove tecnologie
- valutazione di conformità al principio di “Do Not Significant Harm” (DNSH)
- quantificare l’obiettivo target
Destinatari
La misura è rivolta alle città metropolitane o città urbane, ma aperta al coinvolgimento di soggetti privati e Non Profit:
- Fondo Ripresa Resilienza Italia: possibile partecipazione di soggetti privati attraverso il fondo, entro il tetto del 25% delle spese del progetto
- possibile partecipazione di startup di servizi pubblici come proponenti del progetto
- partenariati con enti del Terzo Settore
Tempistiche
Il termine per la presentazione dei Piani urbani integrati è il 7 marzo 2022.