Il 18 settembre 2023 è stato pubblicato il decreto a firma del Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie che ripartisce il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT) - parte regionale (art.1, comma 595, della legge 30 dicembre 2021, n. 234).
All’interno del decreto le risorse del FOSMIT, che per il 2023 ammontano ad euro 202.506.475,00, vengono ripartite per regione, tenendo conto delle particolari caratteristiche dei diversi territori.
REGIONE | COLONNA A | COLONNA B | TOTALE |
Piemonte | 9.268.628,04 € | 14.607.338,13 € | 23.875.966,17 € |
Valle d'Aosta | 1.677.639,20 € | 3.729.295,52 € | 5.406.934,72 € |
Lombardia | 9.006.907,57 € | 17.723.249,68 € | 26.730.157,25 € |
Veneto | 3.850.247,66 € | 6.094.123,17 € | 9.944.370,83 € |
Friuli-Venezia Giulia | 2.392.716,48 € | 3.106.044,28 € | 5.498.760,76 € |
Liguria | 2.786.939,79 € | 3.039.893,43 € | 5.826.833,22 € |
Emilia-Romagna | 6.108.271,18 € | 2.854.385,27 € | 8.962.656,45 € |
Toscana | 6.709.461,72 € | 3.089.999,35 € | 9.799.461,07 € |
Umbria | 3.784.543,78 € | 930.916,03 € | 4.715.459,81 € |
Marche | 3.426.457,60 € | 1.670.397,30 € | 5.096.854,90 € |
Lazio | 6.446.646,18 € | 4.842.042,64 € | 11.288.688,82 € |
Abruzzo | 6.064.468,59 € | 7.331.765,66 € | 13.396.234,25 € |
Molise | 2.704.809,93 € | 2.426.192,52 € | 5.131.002,45 € |
Campania | 8.468.135,71 € | 4.922.075,55 € | 13.390.211,26 € |
Puglia | 3.961.944,27 € | 433.070,46 € | 4.395.014,73 € |
Basilicata | 5.454.517,52 € | 3.910.678,14 € | 9.365.195,66 € |
Calabria | 8.960.914,85 € | 6.015.862,27 € | 14.976.777,12 € |
Sicilia | 7.223.047,09 € | 4.408.125,25 € | 11.631.172,34 € |
Sardegna | 11.210.177,84 € | 1.864.545,35 € | 13.074.723,19 € |
TOTALE | 109.506.475,00 € | 93.000.000,00 € | 202.506.475,00 € |
Le risorse sono destinate a interventi di competenza delle regioni e degli enti locali, escluse le Province autonome di Trento e Bolzano.
In particolare, le risorse nella colonna A sono destinate a sostenere, realizzare e promuovere interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani delle regioni, anche con carattere di continuità dei progetti già attivi sui territori interessati.
Con queste risorse sarà possibile finanziare:
- misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani;
- azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle Green Community;
- interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, ivi compresi quelli idroelettrici;
- progetti finalizzati alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno;
- misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, ivi compresi interventi di mobilità sostenibile;
- interventi per l’accessibilità alle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo prioritario a quelli socio-sanitari e dell’istruzione;
- iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.
Tuttavia, ciascuna Regione dovrà destinare le risorse indicate nella colonna A prioritariamente alle misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani.
Le risorse nella colonna B, pari a euro 93.000.000,00, sono ripartite in base ai cosiddetti coefficienti di riparto montani600 tra le regioni con più spiccate caratteristiche di montanità.
Le risorse potranno essere investite in:
- interventi di rigenerazione urbana;
- interventi di efficientamento energetico di edifici adibiti ad uffici pubblici;
- interventi di manutenzione della viabilità;
- interventi volti a conseguire risparmi energetici relativi all’illuminazione pubblica;
- azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, attraverso la realizzazione delle Green Community;
- interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ivi compresi quelli idroelettrici;
- misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, ivi compresi interventi di mobilità sostenibile;
- iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori, nonché in relazione al sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali.
Le Regioni possono finanziare interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna presentati dalle Province nonché dalle Città Metropolitane.
Le regioni dovranno trasmettere le richieste di finanziamento entro il termine di 90 giorni dalla pubblicazione del decreto, ovvero entro il 18 dicembre 2023. Gli interventi previsti dovranno essere realizzati entro e non oltre il 31 agosto 2026.