Fondazione Cariplo, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità, attiva ogni anno dei bandi - per gli Enti Pubblici e gli Enti Non Profit - volti alla promozione di “Interventi Emblematici Provinciali” sul territorio di ciascuna delle tradizionali Province di intervento; per il 2023 le risorse a disposizione sono € 5.200.000.
Si tratta di bandi che promuovono iniziative “emblematiche”, quindi iniziative in grado di produrre un impatto significativo sulla qualità della vita delle comunità locali e sulla promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio di riferimento. L’intento è di supportare progettualità che, a partire da una approfondita analisi dei bisogni, siano in grado di riunire insieme enti, reti e comunità per definire e sviluppare risposte concrete alle problematiche individuate.
Nel dettaglio possono partecipare a questa tipologia di bandi progettualità attinenti con gli indirizzi delle Aree filantropiche di Fondazione Cariplo - Arte e Cultura, Servizi alla Persona, Ambiente e Ricerca Scientifica e Tecnologica - e in grado di promuovere:
- lo sviluppo di comunità coese, solidali e sostenibili;
- il benessere sociale ed economico dei cittadini;
- la qualità ambientale del territorio;
- la realizzazione, la crescita e l’inclusione attiva dei giovani nella comunità.
Si segnala inoltre che i bandi “Emblematici Provinciali” prevedono un contributo a fondo perduto non superiore al 50% dei costi totali preventivati e almeno pari a 80.000 €.
Enti che possono partecipare al bando
Gli enti ammissibili a contributo:
a) enti pubblici;
b) enti del Terzo Settore di cui all’articolo 4, comma 1, del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore;
c) enti aventi qualifica di ONLUS;
d) altri enti privati senza scopo di lucro, con o senza personalità giuridica, che promuovono lo sviluppo economico o perseguono scopi civici, solidaristici e di utilità sociale e comprovano le loro esperienze, competenze e conoscenze;
e) enti esercenti imprese strumentali ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lett. h), del Decreto legislativo 17 maggio 1999, n.153;
f) le cooperative sociali di cui alla Legge 8 novembre 1991, n. 381;
g) le imprese sociali di cui al Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112;
h) le cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero.
Gli enti pubblici sono ammissibili a contributo solo nel caso in cui propongano progetti in collaborazione con enti del terzo settore o con organizzazioni private senza scopo di lucro e si impegnino a cofinanziare l’intervento in modo incrementale e al di fuori della propria attività istituzionale.
Progettualità ammissibili
Per essere considerati ammissibili alla valutazione, i progetti dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:
• localizzazione nel territorio di competenza di una delle Fondazioni di Comunità;
• richiesta di contributo non inferiore a € 80.000 e comunque non superiore al 50% dei costi totali preventivati;
• durata massima di 36 mesi (salvo motivate e documentate eccezioni).
Inoltre, nel rispetto degli obiettivi del bando, verranno privilegiati i progetti che:
• dimostrino un adeguato coinvolgimento di enti e organizzazioni senza scopo di lucro in un’ottica di costruzione di reti e alleanze strategiche per garantire la sostenibilità dell’iniziativa;
• promuovano la responsabilizzazione e l’attivazione della società civile;
• definiscano in modo chiaro obiettivi, impatto e risultati attesi;
• illustrino un piano di attività articolato in modo chiaro e dettagliato (soggetti coinvolti, risorse umane, materiali ed economiche necessarie, tempi di realizzazione e fruitori dell’intervento);
• garantiscano adeguatezza e coerenza tra bisogno rilevato, obiettivi, piano delle azioni, tempi di realizzazione, risultati attesi e piano economico;
• propongano appropriate procedure di monitoraggio e valutazione degli impatti;
• presentino un piano dei costi coerente e adeguato all’intervento e in linea con le dimensioni economico-finanziarie degli enti proponenti;
• prevedano una copertura dei costi credibile e adeguata alle potenzialità della strategia progettuale;
• adottino convenzioni e regolamenti per una gestione efficace delle attività;
• prevedano forme di collaborazione capaci di dar vita a interventi di rete e progettualità condivise con la cittadinanza, i servizi territoriali e altre organizzazioni non profit e profit, in un’ottica di razionalizzazione delle risorse e co-programmazione e co-produzione di interventi e risposte sostenibili;
• dimostrino esperienza e competenza dell’organizzazione proponente e della rete;
• prevedano l’ingaggio e il coinvolgimento della cittadinanza attraverso iniziative di raccolta fondi, lavoro volontario e messa a disposizione di beni e servizi;
• prevedano pubblicazioni, diffusione di buone pratiche e replicabilità degli interventi;
• in caso di interventi nel settore del patrimonio storico, artistico e architettonico, rappresentino all’interno della “Descrizione dettagliata di progetto” i caratteri identitari del territorio, la necessità dell’intervento, le nuove opportunità di fruizione e le modalità di coinvolgimento delle comunità locali.
Scadenza
- Bergamo: 30 agosto 2023
- Como: 1 settembre 2023
- Sondrio: 8 settembre 2023
- Cremona: 11 settembre 2023
- Verbano-Cusio-Ossola: 29 settembre 2023
- Varese: 4 ottobre 2023
- Monza: 6 ottobre 2023
- Lodi: 20 ottobre 2023
- Lecco: 31 ottobre 2023
- Mantova: 31 ottobre 2023