A partire dal 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la nuova programmazione della Politica Agricola Comune (PAC). Il piano strategico nazionale dell'Italia, del valore di 37 miliardi di euro, è stato approvato dalla Commissione Europea, e una considerevole parte di tale piano sarà destinata agli obiettivi climatici, ambientali, ai giovani agricoltori e alla cooperazione. La programmazione, che si estenderà dal 2023 al 2027, avrà una durata complessiva di cinque anni.
La PAC, tradizionalmente, si propone tre obiettivi generali:
- di natura economica, riguardante la competitività delle aziende agricole e la creazione di filiere agroalimentari
- di natura ambientale, incentrato sulla sostenibilità e la conservazione delle risorse naturali
- di natura sociale, che si occupa dell'inserimento dei giovani nell'agricoltura e lo sviluppo delle comunità nelle zone rurali
Nella precedente programmazione, la Commissione Europea aveva introdotto due strumenti per l'attuazione della Politica Agricola Comune (PAC - FEAGA): il "Primo Pilastro", che comprendeva gli aiuti diretti e gli interventi settoriali, e il "Secondo Pilastro", che consisteva nelle misure di sviluppo rurale gestite principalmente dalle singole regioni attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR - FEASR).
In questo nuovo ciclo, invece, è stato introdotto un unico strumento di attuazione a livello nazionale chiamato Piano Strategico della PAC (PSP), che include sia il Primo Pilastro che il Secondo Pilastro e copre tutti gli interventi sul territorio.
Ogni Regione ha comunque definito un Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 (CSR), che rappresenta lo strumento di attuazione a livello locale della strategia nazionale.
La cooperazione
Il presente articolo focalizza la sua attenzione sugli Interventi relativi alla sfera COOPERAZIONE, che si attua attraverso differenti strumenti, alcuni già noti e altri di recente attivazione, volti a favorire appunto una collaborazione territoriale volta ad affrontare specifiche problematiche e a innescare strategie di sviluppo territoriale in grado di mettere a confronto diversi attori locali.
I principali interventi che ricadono nella Cooperazione sono:
- SRG06 – LEADER: si tratta dell’iniziativa portata avanti dai GAL (Gruppi di Azione Locale) composti dai rappresentanti degli interessi socioeconomici pubblici e privati della realtà locale, selezionati da ciascuna Regione attraverso specifici bandi. Durante ciascun periodo di programmazione, i GAL si dotano di una specifica Strategia di Sviluppo Locale (SSL) nell’ottica di mettere successivamente a disposizione risorse dedicate allo sviluppo del proprio territorio di riferimento. Le Strategie si innescano quindi sulle specificità territoriali e, seppur ogni GAL possa attivare un ventaglio di medesime azioni, i contenuti cambiano a seconda delle esigenze e delle potenzialità locali. I temi sui quali agisce sono valorizzazione dell’ambiente, sviluppo sociale e turistico, potenziamento di servizi, valorizzazione delle energie rinnovabili e molto altro.
- SRG07 - Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages: si tratta di iniziative attivate da raggruppamenti più piccoli dei GAL, partenariati misti pubblico/privato che propongono strategie/progetti di cooperazione finalizzate a valorizzare le filiere produttive locali, organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse, rafforzare i mercati locali (agricoltura sostenuta dalla comunità, reti produttori-consumatori, forme associative e accordi con catene distributive/ristorazione/ farmer’s market ecc.), incrementare processi di economia circolare e di riduzione degli sprechi, promuovere il consumo consapevole e la sicurezza alimentare e favorire la vendita diretta e contribuire alla creazione di smart villages.
- SRG01 – Gruppi Operativi PECI-AGRI (GO): si tratta di Gruppi costituiti da soggetti pubblici e privati, rilevanti per processi di innovazione. Questo tipo di cooperazione finanzia progetti per mettere a punto innovazioni e renderle pronte all’uso, in particolare sviluppo di gestione forestale associata basata su pianificazione forestale e associazionismo volto all’introduzione di innovazione fra i propri associati. I progetti includono l’analisi di contesto, la descrizione delle attività di collaudo e le modalità organizzative di gestione.
I vantaggi derivanti dalla cooperazione
Gli strumenti di cooperazione descritti presentano diversi vantaggi che contribuiscono a promuovere lo sviluppo territoriale e affrontare specifiche problematiche. Di seguito sono elencati i principali vantaggi degli strumenti:
- maggior collaborazione tra rappresentanti degli interessi socioeconomici pubblici e privati della realtà locale, creando sinergie tra diversi attori locali
- sviluppo di Strategie su misura per il territorio, tenendo conto delle specificità e delle potenzialità locali
- creazione di sinergie tra tematiche differenti
- nascita di partenariati misti pubblico/privato
- valorizzazione delle filiere locali (produttive, turistiche, reti sociali, …)
- sviluppo dell’economia circolare
- avvio di innovazioni in campo agricolo e di sviluppo locale
Complessivamente, questi strumenti di cooperazione facilitano la collaborazione tra attori locali, promuovono lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali, favoriscono l'innovazione e contribuiscono all'implementazione di strategie di sviluppo territoriale mirate alle specifiche esigenze locali.
La nostra offerta
FASTZero, attraverso i suoi partner qualificati Eur&ca e Weproject, è in grado di affiancarti nell’intero processo di avvio, consolidamento e gestione di questi strumenti, e al contempo può fornire contenuti idonei per la formulazione di strategie di sviluppo calate sul territorio e in grado di valorizzarne il potenziale e attivare e gestire processi di progettazione partecipata e animazione locale.