Regione Lombardia ha reso disponibili le linee guida per l’integrazione del fotovoltaico in contesti di pregio storico e paesaggistico, che definiscono i criteri per indirizzare le scelte progettuali di installazione dei sistemi fotovoltaici nelle aree soggette a vincolo paesaggistico e sull’edificato di pregio storico-architettonico.
Si tratta di uno strumento utile per bilanciare le esigenze di produzione di energia da fonti rinnovabili con la tutela dei beni architettonici e paesaggistici.
I sistemi BIPV
Nel documento viene offerto un focus sugli innovativi sistemi tecnologici di integrazione del fotovoltaico con l’edificato, ovvero i sistemi BIPV (Building Integrated Photovoltaic). Si tratta di una tecnologia di fotovoltaico multifunzionale, perché va a sostituire i sistemi edilizi tradizionali, con il vantaggio di rendere attive le superfici passive degli immobili.
Il processo di integrazione dei sistemi fotovoltaici su edifici esistenti assoggettati a specifica tutela prevede l’analisi del connubio tra molteplici fattori per garantire le esigenze dettate dalla conservazione del patrimonio storico e la volontà di conseguire gli obiettivi energetici prefissati a livello europeo e nazionale.
Sicuramente le soluzioni BIPV, se messe a confronto con i tradizionali fotovoltaici, hanno dei costi più alti, tuttavia, è da tenere presente che tali sistemi integrati costituiscono dei veri e propri componenti edilizi che, oltre a produrre energia elettrica da fonte rinnovabile con maggiore efficienza, esercitano anche funzioni architettoniche e strutturali.
Inoltre, è necessario tenere in considerazione che non è ancora compiutamente attuato l’inserimento dei BIPV nei CAM (Criteri Ambientali Minimi), poiché sono prodotti di recente comparsa sul mercato. Tali temi rappresentano campi da approfondire con i quali i ricercatori e i produttori dovranno interfacciarsi per aprirsi ad un mercato più ampio, soprattutto nel settore pubblico. Tuttavia, in generale, si stima che la vita utile di installazione di un impianto BIPV sia di 20-25 anni e serve tenere in considerazione che, al termine di questo periodo, nonostante la resa dell’impianto sia minore, viene mantenuta la sua funzione di componente edilizio.
Le CER in ambito vincolato
Il documento, oltre a proporre sistemi innovativi, offre spunti per adattare l'inserimento del fotovoltaico in ogni contesto. Tali suggestioni mostrano come la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili sia estendibile anche ad ambienti soggetti a vincolo e possa coinvolgere strutture pubbliche, privati, imprese o associazioni ubicate in contesti vincolati, sia dal punto di vista paesaggistico che dal punto di vista storico-architettonico.