Mobilità sostenibile: Riduzione dell'impatto ambientale e sfide future

Martina Tempesta
Mobilità sostenibile

Oggi la mobilità sostenibile è una sfida decisiva per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività e affrontare con determinazione la crisi climatica. I trasporti sono tra i principali responsabili dell’inquinamento globale e influenzano la qualità della vita nelle città e nelle comunità. Adottare soluzioni di mobilità rispettose dell’ambiente, efficienti nell’uso delle risorse e accessibili a tutti è un passo essenziale per creare un futuro più vivibile e sostenibile.

La mobilità sostenibile non è un concetto astratto, ma si traduce in soluzioni concrete e alla nostra portata: il trasporto pubblico ecologico, la mobilità condivisa e quella attiva sono i primi alleati di questo cambiamento. La transizione verso mezzi pubblici elettrici e ibridi, come autobus e tram, si sta già affermando in molte città europee, portando vantaggi visibili: meno inquinamento atmosferico e acustico, aria più pulita e città più silenziose. Anche la mobilità condivisa, con servizi come car-sharing, bike-sharing e scooter-sharing, sta rivoluzionando il modo di spostarci, riducendo il numero di veicoli privati in circolazione e migliorando la qualità dell’aria e del traffico. A questo si aggiunge l’importanza di muoversi in modo attivo, usando mezzi come la bicicletta o semplicemente camminando: molte città stanno investendo in percorsi ciclabili e pedonali, incentivando uno stile di vita più sano e un ambiente più pulito.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ci ricorda l’importanza della mobilità sostenibile, inserendola tra gli obiettivi fondamentali per un futuro più verde. L’Obiettivo 11, che punta a costruire “città e comunità sostenibili”, invita governi e istituzioni a sviluppare sistemi di trasporto che rispettino l’ambiente e siano accessibili a tutti. Investire in infrastrutture sostenibili non solo è una risposta alle sfide ambientali che dobbiamo affrontare, ma è anche un modo per migliorare la qualità della vita in città e nelle aree più remote.

Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta una grande opportunità per dare una svolta al sistema di trasporto italiano, dedicando oltre 25 miliardi di euro alla mobilità sostenibile. Con questi fondi si punta a sviluppare una rete ferroviaria che riduca il traffico automobilistico, a creare infrastrutture per la mobilità dolce come piste ciclabili, e a potenziare il trasporto pubblico con veicoli elettrici e nuovi punti di ricarica. A questi interventi si affiancano i finanziamenti europei di Horizon Europe e del Fondo per una transizione giusta, che sostengono la ricerca e l’innovazione per rendere i trasporti più efficienti e resilienti.

A livello internazionale, l’International Transport Forum (ITF) in collaborazione con l’OCSE ha recentemente ribadito quanto sia urgente rendere i trasporti più sostenibili. Tra i temi discussi, la decarbonizzazione è in primo piano: il graduale abbandono dei veicoli a combustione interna è un obiettivo realistico solo se supportato da una forte transizione verso motori elettrici e a idrogeno. Anche il trasporto multimodale si rivela essenziale per integrare diversi sistemi di trasporto, ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale. La progettazione urbana  e la mobilità pedonale rappresentano infine leve strategiche per migliorare l’accessibilità e la vivibilità nelle città, riducendo la dipendenza dai veicoli privati e favorendo spostamenti più sostenibili. 

Ma per realizzare una mobilità sostenibile, serve anche il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle amministrazioni locali. Informare la popolazione sui vantaggi ambientali e sociali di uno stile di mobilità più green è il primo passo per sensibilizzare e stimolare l’adozione di nuove abitudini. La Settimana Europea della Mobilità, ad esempio, coinvolge ogni anno migliaia di persone in tutta Europa in attività ed eventi pensati per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e della mobilità attiva. È altrettanto importante promuovere la progettazione partecipata, ovvero coinvolgere i cittadini nella pianificazione delle infrastrutture di mobilità per rispondere meglio alle esigenze locali. Un caso esemplare è quello di Bologna, dove i progetti di mobilità dolce sono stati realizzati ascoltando i bisogni delle persone, favorendo così l’adozione di soluzioni più efficaci e gradite alla comunità.

La mobilità sostenibile è dunque un elemento strategico non solo per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per favorire un’innovazione sociale che migliori la qualità della vita. Amministrazioni locali e aziende giocano un ruolo decisivo nell’implementare soluzioni di trasporto che siano sostenibili, accessibili e rispettose dell’ambiente. I fondi del PNRR e i programmi europei forniscono un supporto economico importante per accelerare questa transizione, ma servono anche strategie di lungo termine che pongano la mobilità sostenibile al centro delle politiche pubbliche.

Per i Comuni interessati a rafforzare il loro impegno verso una mobilità più green, è attualmente aperto il bando Bici in Comune, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani in collaborazione con il Dipartimento per lo Sport. Il bando è un’occasione per finanziare progetti locali di mobilità ciclabile, migliorare le infrastrutture e sensibilizzare la cittadinanza verso un trasporto più rispettoso dell’ambiente. Scopri di più nellarticolo dedicato


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