A lato del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le
politiche di programmazione territoriale per il periodo 2021-2027 vedono nell’Accordo
di Partenariato per l’Italia un prioritario punto di riferimento.
In data 10 giugno 2022 il Dipartimento per le Politiche di
Coesione ha, infatti, trasmesso alla Commissione Europea la proposta definitiva dell’Accordo,
la cui approvazione finale da parte dei vertici europei è attesa per luglio
2022: un passaggio necessario per l’entrata in vigore dell’Accordo stesso.
Il testo elaborato è il risultato di un percorso che ha
avuto avvio fin dal 2019 e che si è sviluppato in 5 Tavoli Tematici:
- Tavolo 1: un’Europa più intelligente
- Tavolo 2: un’Europa più verde
- Tavolo 3: un’Europa più connessa
- Tavolo 4: un’Europa più sociale e inclusiva
- Tavolo 5: un’Europa più vicina ai cittadini
Tutti ambiti sui quali il confronto era attivo da
prima della pandemia da Covid – 19, che ha messo in luce l’esigenza di
accelerare alcuni processi (es. transizione green e digitale) tanto da
prevedere l’adozione di apposite risorse per il rilancio dell’economia europea
su questi temi chiave (fondi gestiti nell’ambito del PNRR).
I focus delineati dall’Accordo di Partenariato rappresentano
la cornice di riferimento a livello nazionale rispetto alla quale si vanno ad
incardinare i Programmi Operativi Nazionali e Regionali, in corso di negoziato
con la Commissione Europea. Si tratta dei programmi attraverso i quali saranno
attivate le misure previste da FESR, FSE e Fondo di Coesione, per un pacchetto
complessivo di 43 miliardi.
Fondi che andranno ad alimentare le seguenti priorità
tematiche:
· Ricerca e innovazione
· Digitalizzazione
·
Competitività e imprese
·
Energia
·
Ambiente e risorse naturali
·
Cultura
·
Trasporti e mobilità
·
Riqualificazione urbana
·
Lavoro e occupabilità
·
Sociale e salute
·
Istruzione e formazione
·
Capacità amministrativa
Queste priorità (obiettivi strategici) convergono verso un’unica
finalità, che è quella di ridurre i divari territoriali, sostenendo processi di
coesione territoriale: è per questo motivo che l’80% delle risorse previste dal
Fondo di Coesione sarà destinato alle Regioni del Mezzogiorno, per il raggiungimento
di adeguati standard di dotazioni e servizi.
Un insieme importante di risorse che, nel periodo 2021/2027,
saranno finalizzate ad innalzare il livello di crescita dei territori e del
capitale umano.