Fotovoltaico, due novità per rilanciare l’energia

Redazione FastZero
Fotovoltaico, due novità per rilanciare l’energia

Sfruttare la forza del sole per trasformarla in energia elettrica amica dell'ambiente: è questa l’intuizione alla base degli impianti fotovoltaici, tecnologie in grado di catturare le radiazioni solari per produrre energia pulita.

Gli impianti fotovoltaici sono oggi al centro dell’attenzione perché offrono due “plus” rispetto alle fonti energetiche tradizionali: innanzitutto non inquinano, e in secondo luogo, in un Paese soleggiato come l’Italia, consentirebbero di raggiungere una buona quota di autonomia energetica, sganciando le bollette delle famiglie dai rincari dovuti al costo dell’energia.

Al cuore delle Comunità energetiche

Il fotovoltaico è anche al centro delle Comunità energetiche rinnovabili (CER), il modello innovativo di produzione e autoconsumo di energia a chilometro zero per Comuni, cittadini e imprese, che nella maggior parte dei casi fa leva proprio su questa tecnologia. Per promuovere le CER e costruire gli impianti di autoproduzione il PNRR mette sul tavolo 2,2 miliardi di euro, cui vanno aggiunti i fondi stanziati dalle diverse Regioni per cogliere la sfida della transizione energetica. 

Vista l’impennata dei costi dell’energia, un ulteriore vantaggio per chi sceglie la via delle rinnovabili sono i tempi di rientro dall’investimento iniziale, destinati ad accorciarsi in modo significativo.

Ma ci sono altre due importanti novità destinate a rilanciare il fotovoltaico sul panorama nazionale.

Più spazio per i pannelli e buone prassi nell’Agrivoltaico

Il recente “Decreto Ucraina” (Dl. 21/2022) nella legge di conversione amplia il perimetro delle aree su cui posare i pannelli del fotovoltaico, anche con moduli a terra: si passa infatti dai 300 ai 500 metri per le aree agricole che si trovano intorno a stabilimenti industriali, cave e miniere, e dai 150 ai 300 metri per quelle collocate nelle fasce adiacenti alle autostrade.

Un’altra novità riguarda la possibilità di integrare il fotovoltaico con l’agricoltura: sono i cosiddetti sistemi “Agrivoltaici”, chiamati così perché sui terreni destinati alle colture e all'allevamento trovano posto anche i pannelli fotovoltaici.

Una convivenza possibile, ma da regolare secondo buone prassi per conciliare la produzione agricola con quella di energia pulita in una logica vantaggiosa su entrambi i fronti.

Un gruppo di esperti è già al lavoro, sotto l’egida dell’UNI, l'ente nazionale di normazione, per definire una nuova “Prassi di riferimento” che riguarderà i sistemi fotovoltaici integrati con l’agricoltura. A proporlo sono l’ENEA, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e REM Tec, che stanno mettendo a punto delle linee guida per definire gli impianti Agrivoltaici, il campo di applicazione, i requisiti di base, il funzionamento e il loro monitoraggio. 

Il nuovo strumento guida è atteso perché andrà a colmare un vuoto normativo e aiuterà sia gli enti locali che gli operatori del settore e gli investitori privati a promuovere lo sviluppo dell’Agrivoltaico.

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Anche nell’ambito degli impianti fotovoltaici il team di FASTZero propone servizi di progettazione e soluzioni “chiavi in mano” per Comuni, imprese e cittadini interessati ad investire su fonti di energia rinnovabili. La squadra di esperti mette a disposizione know-how e competenze in ambito tecnico-progettuale, economico e amministrativo, per accompagnare enti pubblici e realtà private lungo tutto il percorso necessario a trasformare un’idea in un progetto green.

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