Il rischio idrogeologico in Italia: sfide e strategie per il futuro

Chiara Reboani
Il rischio idrogeologico in Italia: sfide e strategie per il futuro

L'Italia affronta una delle sfide ambientali più complesse a livello globale: il rischio idrogeologico. La combinazione tra la conformazione geografica, caratterizzata da rilievi montuosi e vaste aree costiere, e l'impatto delle attività umane rende il territorio estremamente vulnerabile a fenomeni come frane, alluvioni ed erosione costiera. Il rischio idrogeologico non è soltanto una questione ambientale, ma ha profonde ricadute sociali ed economiche, richiedendo interventi su più livelli e una pianificazione a lungo termine. 


La situazione nel 2024 secondo ISPRA

Il rapporto ISPRA del 2024 conferma che il problema del dissesto idrogeologico in Italia rimane critico: quasi il 94% dei comuni italiani si trova in zone a rischio. Più di 8 milioni di persone vivono in aree ad alta pericolosità, principalmente in regioni come Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Liguria. Le zone a rischio frana coinvolgono circa 1,3 milioni di persone, mentre le aree esposte al rischio di inondazione superano i 7 milioni di residenti.

Anche il patrimonio immobiliare e produttivo è fortemente compromesso: oltre 565.000 edifici sono situati in aree ad alto rischio frana e più di 1,5 milioni in zone soggette a inondazioni.


Le cause del dissesto: il consumo di suolo

Tra le principali cause del dissesto idrogeologico spicca il consumo di suolo. L'impermeabilizzazione delle superfici, dovuta alla crescita incontrollata delle aree urbane e alla cementificazione, impedisce al terreno di assorbire l'acqua piovana, aumentando il rischio di fenomeni franosi e alluvionali. Malgrado l'impegno dell'Italia nel raggiungere l'obiettivo di riduzione del consumo di suolo previsto dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, i dati recenti mostrano che il problema rimane rilevante.


Il cambiamento climatico e la gestione del territorio

I cambiamenti climatici stanno aggravando le criticità legate al dissesto idrogeologico. Fenomeni meteorologici estremi, come piogge torrenziali e prolungate siccità, stanno diventando sempre più frequenti, compromettendo ulteriormente la stabilità del territorio. La gestione sostenibile delle risorse naturali e una maggiore attenzione alla manutenzione del suolo e degli argini sono diventate priorità imprescindibili.


Le criticità della legislazione e le azioni dello Stato

L’attuale legislazione italiana soffre di frammentazione e sovrapposizione di competenze tra enti pubblici, ostacolando una gestione efficace. Per far fronte a queste sfide, è necessaria una visione integrata che coinvolga ambiente, urbanistica, edilizia e protezione civile.

Le risorse economiche destinate dallo Stato al contrasto del dissesto sono significative: le ultime leggi di bilancio 2023-2024 hanno stanziato circa 898,5 milioni di euro per interventi di prevenzione e mitigazione. Nonostante ciò, è chiaro che la prevenzione non può basarsi solo su finanziamenti, ma richiede studi e monitoraggi accurati per individuare le aree critiche e interventi tempestivi e strategici.


Rigenerazione urbana e prevenzione

Un’importante soluzione per contrastare il degrado urbano e il dissesto idrogeologico è la rigenerazione urbana, un insieme di azioni strategiche per riqualificare e riutilizzare porzioni di territorio abbandonate o degradate. L’obiettivo è ridurre il consumo di suolo e promuovere uno sviluppo sostenibile in linea con la salvaguardia ambientale e la valorizzazione del patrimonio culturale del paese.


Conclusioni

In conclusione, il rischio idrogeologico rappresenta una sfida complessa e multiforme per l’Italia, richiedendo una combinazione di misure preventive, risorse economiche adeguate e una visione a lungo termine che metta al centro la tutela del territorio. Solo con un approccio integrato sarà possibile proteggere la popolazione e le infrastrutture dagli effetti devastanti del dissesto e garantire un futuro più sicuro e sostenibile.

Ti interessa l’articolo?

Vuoi approfondire le tematiche che abbiamo trattato? Contattaci per avere maggiori informazioni.

Ti potrebbero interessare anche questi bandi


Contributi ai Comuni fragili dell'Emilia Romagna

Contributi ai Comuni fragili dell'Emilia Romagna

di Federica Sala

Il bando attua l’Azione "Ulteriori comuni fragili" nell'ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027 di Regione Emilia Romagna, destinato a sostenere investimenti infrastrutturali ...

Leggi
Ministero del Turismo: Contributi per le Aree di Sosta
Fondazione Cariparo: bando costituzione CER province Padova e Rovigo
Iscriviti alla newsletter