Comune di Bannio Anzino: SOS Patrimonio
Recupero strutturale Cappelle e completamento restauro della Confraternita di Santa Marta
Anche per il 2023 Fondazione Cariplo ha messo a disposizione risorse per sostenere processi di recupero e messa in sicurezza di edifici basati su indagini diagnostiche e sull'azione di conservazione programmata dei beni, attraverso il bando "SOS Patrimonio".
Il Team di Eur&ca ha offerto assistenza al Comune di Bannio Anzino – situato nella Media Valle Anzasca - nella definizione e candidatura del progetto “Recupero strutturale Cappelle e completamento restauro della Confraternita di Santa Marta” dell’importo complessivo di 220.000,00 €.
L’intervento entra in gioco per mettere in sicurezza le 4 cappelle della Via Crucis di Bannio, e per l’eliminazione delle gravi problematiche di umidità per la sacrestia di Santa Marta. Attraverso il progetto si intendono affrontare insieme alle cause fisiche di degrado del patrimonio (edifici e manufatti), le cause sociali che hanno generato la mancanza di cura, la disattenzione, che è una delle cause primarie.
Il progetto intende contribuire a ribaltare un paradigma diffuso, ovverosia dare corso a interventi di restauro dimenticandosi poi di continuare – nel tempo – a operare una corretta manutenzione ordinaria. Gli obiettivi del cambiamento sono incentrati sulla possibilità di costruire un percorso virtuoso, a livello locale, quale tassello di un composito mosaico di scala territoriale. Il piccolo sistema di chiese cappelle e piloni, col sentiero, i muri di pietra a secco e il paesaggio circostante, sono un valore di insieme. L’obiettivo è quello di restaurare e mantenere per fare conoscere e valorizzare, per tramandare alle generazioni future le testimonianze di un patrimonio (nel senso letterale del termine, cioè che ci giunge dai padri, in eredità).
Nel dettaglio il progetto si articola in sei azioni strettamente correlate tra loro: 1) Indagine diagnostica, 2) lavori di restauro delle Cappellette e della Confraternita di Santa Marta, 3) Organizzazione di laboratori pratico/applicativi sui temi della conservazione, 4) azioni di coinvolgimento attivo della comunità locale, a vari livelli, 5) stesura di un piano di conservazione manutentiva programmata, 6) azione di coordinamento generale di progetto
Tra i principali risultati attesi ritroviamo lo sviluppo di un piano di azione agile e di facile attuazione, che permetta la manutenzione programmata dei beni, mettendo a disposizione di operai comunali (la “prima linea” a contatto quotidiano con i beni comunali tra cui quelli classificabili come beni culturali o vincolati), i volontari che si occupano della pulizia delle aree e i professionisti di settore metodi di facile utilizzo per l’individuazione dei fenomeni di degrado, che possano utilizzare per inquadrare i problemi basilari ed effettuare correttamente le segnalazioni all’Ufficio Tecnico per le valutazioni del caso. Si aggiunge anche una maggiore fidelizzazione della comunità locale.
Periodo: 2023-2024