Confronto, reti e nuove idee: il valore aggiunto della co-progettazione territoriale

Valeria Chiodarelli
Co-progettazione per strategie territoriali
Co-progettazione: non solo nel terzo settore

Il concetto di “co-progettazione” è perlopiù utilizzato nell’ambito del terzo settore, per indicare quel processo che porta all’adozione di soluzioni progettuali condivise tra più attori, pubblici e privati.

Un approccio che, sempre più, trova spazio nelle politiche di programmazione e pianificazione territoriale, per fare fronte all’esigenza di far emergere dal basso idee, proposte e punti di vista differenti rispetto a quello della sola pubblica amministrazione locale. Un approccio che porta i diversi attori coinvolti, dalle imprese al privato cittadino, dal comune fino a realtà del terzo settore, ad essere parte attiva nell’indentificare i bisogni del contesto di intervento, per poi procedere congiuntamente nell’ideare e individuare possibili proposte d’azione, ma anche strategie e visioni di cambiamento che si intendono perseguire. Un percorso non semplice, che necessita di essere accompagnato e gestito nel suo sviluppo, ma che – a fronte di un maggior sforzo iniziale - porta un rilevante valore aggiunto in termini non solo di conoscenza e di valorizzazione delle competenze dei differenti soggetti partecipi, ma anche di aumento del livello di consapevolezza, di messa a sistema delle risorse disponibili e di maggior impatto nelle soluzioni adottate. 

Co-progettazione e Aree Interne

Tra le politiche territoriali che hanno fatto proprio l’approccio alla co-progettazione, l’esperienza della Strategia Nazionale per le Aree Interne è tra le più significative.

Fin dalle fasi iniziali, che hanno preso avvio a livello sperimentale dal 2014, la SNAI si è basata sulla volontà di stimolare nuove relazioni, creando occasione di confronto e di dialogo nei territori montani e più marginali, sia internamente alle comunità locali, sia nel confronto verso il contesto esterno. 

E’ in questa visione che sono stati promossi e realizzati differenti gruppi di lavoro con i diversi stakeholders interessati a portare il proprio contributo nell’individuazione di nuove proposte, modelli di intervento e opportunità di sviluppo definiti a partire dalle potenziali di rilancio, dalle vocazioni dei diversi contesti locali.

L’approccio basato sulla co-progettazione è confermato anche per lo sviluppo della SNAI 2021/2027: un percorso che prende le mosse dall’ascolto e dal confronto rispetto a quelle che sono le criticità prioritarie con le quali misurarsi, sia per provare a delineare soluzioni che contrastino le tendenze negative (es. spopolamento, abbandono dei territori, contrazione delle attività economiche e dei servizi, ..), sia per agire in una logica di gestione e prevenzione (ad esempio in relazione al tema del dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici).

Coniugare la co-progettazione nei contesti locali all’orientamento di indirizzi di carattere strategico per lo sviluppo sostenibile dei territori rappresenta quindi un fattore in grado di condizionare l’effettivo raggiungimento dei risultati che si vogliono ottenere.

Un’opportunità per innescare percorsi di cambiamento che possano prendere le mosse a partire da basi solide, con benefici nella successiva attuazione ed efficacia delle proposte progettuali adottate.


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